Politica Redazione 28 Giugno 2021 (0) (562)

SUBIACO – Inaugurato il nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale ‘A. Agostini’

Presenti anche il Direttore generale della Asl Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito e il presidente del Consiglio regionale, Marco Vincenzi. Il progetto è stato realizzato grazie a un finanziamento regionale complessivo di circa 500mila euro che ha riguardato sia l’adeguamento del Pronto Soccorso, sia la realizzazione di una nuova elisuperficie.Il progetto ha riguardato la razionalizzazione degli spazi esistenti, un adeguamento dei percorsi e un ammodernamento in termini tecnologici ed impiantistici coerente con gli ingressi annui che sono quantificabili in circa 6mila l’anno. In particolare, il nuovo Pronto Soccorso ora offre ai cittadini 1 nuova sala d’attesa e 1 zona osservazione pazienti, nuovi servizi igienici, e 2 box dedicati alla visita. Inoltre, mediante l’ampliamento della camera calda e il dislocamento dell’ingresso è stato possibile creare un novo un locale per piccoli interventi di primo soccorso, opportunamente dimensionato e rispondente a tutti i requisiti impiantistici previsti dalle normative di settore. Il Pronto Soccorso di Subiaco è stato dotato anche di 2 posti letto Covid attrezzati per il monitoraggio di pazienti più critici. Con il finanziamento regionale è stato possibile anche realizzare l’elisuperficie, oggi pienamente funzionante, che è andata a compensare la richiesta emergenziale di questa particolare area montana, ad oggi supportata nell’Area Emergenza della Regione Lazio. La nuova piattaforma è stata intitolata alla memoria di Luciano Romanzi Sindaco di Licenza, Vicepresidente Uncem Lazio e Presidente della Comunità Montana dell’Aniene. Tutti i lavori sono stati predisposti in modo tale da non comportare in nessun momento il blocco del reparto, per questo motivo si è scelto di procedere per fasi lavorative distinte, per permettere cioè una parziale delocalizzazione delle funzioni in relazione all’area occupata permettendo di usufruire degli spazi a disposizione per il dislocamento dei macchinari e dei pazienti. Grazie a questa soluzione per “fasi” sono rimaste operative le aree assoggettate ad interventi di Pronto Soccorso e non sono state interrotte le operazioni di routine previste per tali ambienti.

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