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Porte aperte all’Atelier immortale, il rifugio artistico di Manlio Rondoni

Vincenzo Iuliano 12 Maggio 2024 2 min read
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Qui ha dipinto per 60 anni l’uomo della luna e capelli di medusa. E’ iniziato così il tour tra le opere di Manlio Rondoni, presso il suo atelier aperto dal figlio, il curatore d’arte Luca Rondoni. Ascoltiamo con gli occhi le melodie del sassofono su questo quadro – ci ha sussurrato Luca ai margini dell’incontro. Così abbiamo fatto, dimenticando poi tutto quello che riguarda i cicli pittorici e le storie. Un pò perchè l’amicizia con Luca ci ha portato nel tempo ad ascoltare, ragionare e cercare di capire quello che è impresso sulle tele, un pò perchè non serviva. Ci bastava ascoltare quella musica delle tele sfregate l’una contro l’altra, il profilo dei violini dipinti e dei sassofoni ancora vibranti.

Una domenica di porte aperte all’atelier immortale quella di oggi 12 maggio, in cui l’amore di Luca per il padre Manlio, si racconta nei suoi quadri. ‘Qui, per sessant’anni, mio padre, Manlio, ha dipinto il suo destino sulle tele dell’eternità. Oggi, questo luogo sacro per l’arte continua a vibrare dell’energia che ha permeato ogni centimetro quadrato delle sue pareti. Ogni tavola, ogni pennello intravede il riflesso di un uomo che ha trascorso la sua esistenza a dare vita a mondi paralleli, a riempire gli occhi e l’anima di chiunque si avvicini alle sue creazioni di colori, luci ed ombre, di lune sospese nell’etere e di oggetti che danzano nell’incanto della sua fantasia’

L’atelier di Manlio non è solo uno spazio fisico, ma un portale verso l’infinito, dove i confini tra realtà e sogno si sfumano delicatamente. Qui, i giochi di luce sulle tele narrano dei suoi cicli pittorici, mentre gli strumenti musicali ritratti in molte delle sue opere sussurrano dell’amore per le melodie che ha permeato la sua vita. Ogni personaggio dipinto incarnando i suoi miti e le leggende che avvolgono tutti noi, testimoniando il suo spirito libero e la sua visione unica del mondo.

‘Oggi, con orgoglio e gratitudine, apro le porte di questo santuario dell’arte – le parole del figlio Luca – accogliendo gli amanti della bellezza e dell’ispirazione. Questa giornata si inserisce nel palinsesto delle visite guidate organizzate dall’Ecomuseo della Terra Amena, ma il nostro intento è guardare oltre il singolo istante, verso un futuro in cui altri possano condividere l’intimità di questo luogo magico. Con altre visite di gruppo o private, programmate anche al di fuori dei soliti calendari artistici, desideriamo offrire a chiunque il privilegio di immergersi nell’universo creativo di Manlio, un artista che continua a vivere attraverso le sue opere, e che, attraverso di esse, continua a ispirare e a trasformare il mondo che lo circonda’.

In questo atelier, il tempo si è fermato per lasciare spazio all’eternità dell’arte, e Manlio, con il suo pennello e la sua visione unica, continua a danzare tra i colori e le emozioni, guidando chiunque abbia il coraggio di seguirlo lungo l’immortale cammino incantato della creatività.

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