“È grande il dolore, immenso lo sconcerto. Una tragedia che adesso ci porta a stringerci ai familiari delle vittime, ai quali rivolgo il mio sincero cordoglio a nome di tutta la Regione e all’intera comunità colpita. Sono e rimarrò in costante contatto con i soccorritori e con i dirigenti sanitari per fornire tutto il supporto necessario. È il giorno del dolore, ma da subito anche quello dell’accertamento delle cause, dal momento che l’intero ospedale è stato messo sotto sequestro. Quello che intanto posso dire, posto che non conosciamo la dinamica e c’è un’indagine in corso, è che la sicurezza negli ospedali per noi è una priorità, non a caso abbiamo già destinato risorse, centinaia di milioni, per l’antincendio e l’antisismica, di cui 12 milioni per l’area di Tivoli, Palestrina, Colleferro e Subiaco. Voglio pertanto esprimere, adesso, la mia gratitudine totale a tutti gli operatori coinvolti nelle attività di soccorso, ai medici e agli infermieri del nosocomio per l’immediata assistenza. Ma anche le nostre diverse strutture sanitarie che si sono subito attivate per accogliere i pazienti trasferiti da Tivoli”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine della visita di ieri presso l’Ospedale San Giovanni Evangelista a Tivoli.
I NUMERI DI EMERGENZA
I parenti dei pazienti evacuati e trasferiti in seguito all’incendio divampato nell’ospedale di Tivoli possono contattare i seguenti numeri di emergenza per conoscere le condizioni dei propri familiari e ricevere informazioni: 3312698956, 3312698996, 3312698926, 3312698918.
I DETTAGLI OPERATIVI
In relazione alla chiusura dell’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli la Direzione Salute e Integrazione Sociosanitaria ha riunito l’unità di crisi e ha condiviso con la Direzione Strategica della ASL Roma 5 le seguenti indicazioni operative:
- i soccorsi di ARES 118 sono stati trasportati negli Ospedali di Palestrina e Colleferro in presenza di condizioni a minore impegno assistenziale, nelle altre condizioni sono stati centralizzati sul Policlinico Umberto I, sull’Ospedale San Giovanni Addolorata e sull’Ospedale Pertini;
- una struttura, nell’area di Tivoli, è stata predisposta come sede temporanea del Punto di Primo Intervento per eventuali accessi autonomi, dotata di attrezzatura per l’assistenza rianimatoria e la diagnostica di I livello con la presenza permanente di mezzi per il trasporto sanitario assistito da personale medico;
- la chiusura del Punto Nascita di Tivoli determina l’attivazione della rete perinatale, per cui le gravidanze a rischio sono ora centralizzate verso i PN di II livello di riferimento Policlinico Umberto I e Ospedale Gemelli-Isola Tiberina con l’Ospedale San Giovanni Addolorata, che in caso di situazioni di sovraffollamento svolgerà il ruolo di Centro di supporto. L’attività del Punto Nascita per le gravidanze non a rischio viene distribuita presso i PN degli Ospedali dei Castelli, Pertini, Vannini e S. Spirito. Il Coordinamento di Rete di patologia ha predisposto un protocollo condiviso tra le strutture coinvolte al fine di garantire la continuità assistenziale, la prossimità e la scelta della donna;
- la chiusura del Centro di Cardiologia-Emodinamica-UTIC dell’Ospedale di Tivoli determina la centralizzazione verso il Policlinico Umberto I dell’intera area, comprendente anche gli Ospedali Coniugi Bernardini di Palestrina e Angelucci di Subiaco. In caso di situazioni di sovraffollamento presso il Policlinico Umberto I gli Ospedali San Giovanni Addolorata, Vannini e Pertini assumeranno il ruolo Centro di supporto.
LA PROTEZIONE CIVILE
La Sala Operativa Regionale della protezione Civile da parte del Comune di Tivoli e di ARES 118 ha immediatamente provveduto ad attivare le Organizzazioni di Volontariato di Protezione Civile più vicine al luogo dell’evento. Sono state complessivamente messe in campo 22 Organizzazioni di Volontariato.
Circa 70 sono stati i volontari coinvolti con i relativi mezzi, tra cui 12 pulmini adibiti allo spostamento dei pazienti evacuati. La Protezione Civile regionale ha inoltre messo a disposizione coperte e bottigliette d’acqua da distribuire alla popolazione. Sul posto anche quattro pullman messi prontamente a disposizione da COTRAL per eventuali necessità di trasporto delle persone ricoverate. A cura della Protezione Civile regionale viene poi realizzata una “zona cuscinetto”, mediante l’installazione di una tensostruttura di metri 6 x 12 dotata di tunnel di accesso, riservata ai familiari delle persone che accedono alla Area di primo soccorso attrezzata dalla ASL RM5 all’interno della Palestra Maramotti, destinata a soddisfare le esigenze più immediate della popolazione temporaneamente priva dei servizi del Pronto Soccorso.