Attualità Redazione 10 Aprile 2024 (0) (21)

ROMA – Verde urbano, attivazione vivaio nel Parco della Cellulosa

Un nuovo progetto prende forma nel cuore della capitale italiana, promettendo di rigenerare non solo spazi verdi, ma anche un patrimonio agroforestale di inestimabile valore.

L’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale, Sabrina Alfonsi, ha recentemente effettuato una visita alla sede del centro Foreste e Legno del Consiglio per la Ricerca e l’Analisi dell’Economia Agraria – CREA, situata nell’Azienda sperimentale del Parco della Cellulosa. L’obiettivo della visita era quello di valutare lo stato di avanzamento delle attività condotte dal centro di ricerca, mirate a riattivare l’area dell’ex Ovile, da anni in disuso, trasformandola in un vivace vivaio per la produzione di piante destinate alla forestazione urbana.

Questa iniziativa rientra in un accordo triennale firmato tra l’Amministrazione capitolina e il CREA, il principale ente di ricerca italiano nel settore agroalimentare, che si propone di rilanciare il patrimonio agroforestale romano attraverso la ricerca e la sperimentazione di nuovi modelli colturali. L’obiettivo è duplice: da un lato, adattarsi ai cambiamenti climatici, e dall’altro, promuovere la produzione di ricerche e studi scientifici nel campo ambientale e agroforestale.

Nel corso dei prossimi tre anni, si prevede la produzione di fino a 100.000 piantine, pronte per essere messe a dimora a partire da dieci mesi dopo la raccolta del seme, programmata per gli autunni del 2024 e del 2025. La scelta delle specie da coltivare è mirata principalmente alle varietà autoctone, con un’enfasi particolare sulle querce caducifoglie e le sempreverdi tipiche dell’area di Roma. Questa selezione mirata non solo valorizza la biodiversità locale, ma aiuta anche a mitigare il rischio di importare patogeni dall’estero, riducendo così l’impatto ambientale complessivo.

È importante sottolineare che l’approccio produttivo adottato sarà sperimentale, e non mira in alcun modo a competere o sostituire la vivaistica forestale commerciale. Al contrario, si propone di integrarsi con essa, offrendo un contributo prezioso alla rigenerazione urbana e alla salvaguardia ambientale.